Pericentro

Performance di Teatro Sociale a cura di Officina Socialmeccanica che ha concluso il progetto PeriCentro.
PeriCentro ha messo in relazione giovani di quartieri differenti per riflettere insieme sul proprio territorio. Attraverso il lavoro con il corpo, con lo spazio, con gli oggetti, con la parola, con la narrazione, i laboratori si sono sviluppati come luoghi di dialogo, di ricerca, di scambio di idee, esperienze, vissuti, e di visioni sul quartiere, restituendo alla propria comunità gli esiti del processo attraversato. I laboratori di quartiere si sono quindi incrociati tra loro, e i partecipanti hanno portato i temi centrali delle riflessioni emerse in ciascun gruppo, lavorando insieme alla costruzione drammaturgica della performance finale.

Venerdì 23 giugno 2017 h. 19.30 – Piazza Machiavelli

 

Lavoro in corso

Performance di Teatro Forum a cura di Punteruolo, collettivo di Teatro dell’Oppresso che trae il suo fondamento teorico dal pensiero dei brasiliani Paulo Freire e Augusto Boal. Mettendo in evidenza la reciproca connessione che esiste tra la sofferenza individuale e quella della società, Punteruolo agisce come strumento di analisi per l’individuazione e la lotta contro i meccanismi di oppressione economica, sociale e culturale e agisce facilitando un processo di conscientizzazione di questi meccanismi da parte degli oppressi, questi ultimi sono il referente principale di ogni azione del collettivo. Il lavoro del collettivo Punteruolo si snoda in due momenti strettamente legati tra loro. Il primo è un momento di inchiesta e studio del territorio sul quale decide agire e quindi di interpretazione dei particolari meccanismi di oppressione emersi. In questa prima parte il collettivo non prescinde altresì dall’avviare una formazione interna, tenendo conto inoltre dell’adesione al gruppo nazionale Rete Freire. Il secondo momento è di messa in atto di processi di conscientizzazione e di rappresentazione del conflitto. Gli strumenti che il collettivo Punteruolo utilizza sono metodologie di indagine partecipata e il Teatro dell’Oppresso al fine di avviare azioni composite che tengano anche conto delle lotte già avviate sul territorio.

Venerdì 23 giugno 2017 h. 21.30 – Piazza Machiavelli

 

Workshop Teatro Sociale

Il workshop è una sessione di lavoro di Teatro Sociale basata su tecniche originali elaborate da Lamberto Giannini durante i suoi anni di lavoro con la compagnia Mayor Von Frinzius basate principalmente sulla pulsione del corpo e le esplosioni vocali. Vengono proposti esercizi di teatro assolutamente originali e altri mutuati dal teatro classico e riadattati alle esigenze teoriche del Teatro Sociale.
Lamberto Giannini è professore di Storia e Filosofia, pedagogista, autore di diversi libri (nel 2017 ha pubblicato per Erasmo editore Adolescenza età delle esplosioni e Vent’anni di Mayor Von Frinzius una storia di vita… e di passione) nonché regista e direttore artistico della compagnia Mayor Von Frinzius di Livorno, compagnia formata da un centinaio di attori, la metá dei quali disabili, con la quale ha vinto numerosi premi, ultimo l’edizione 2016 del festival Il Giullare di Trani.

Sabato 24 giugno 2017 h. 15.00 – Il Ballatoio via del Plebiscito, 245

Corpo-reloaded

Performance di Teatro Sociale a cura della compagnia I Satelliti di Anffas Onlus Pavia. Corpo-Reloaded è la rivisitazione di un progetto e di un intenso lavoro del gruppo del 2014, con un progetto fotografico completamente nuovo e curato da Simone Piovan, operatore Anffas e fotografo sociale. Il corpo è la cifra ineliminabile dell’essere, è involucro, esistenza, strumento di conoscenza e di dialogo, prigione e rifugio. È il nodo cruciale del sentire e del pensare, in cui il sentire è attraverso i sensi ma anche e soprattutto un sentire emozionale. Il corpo orienta, governa, condiziona la biografia. Le storie personali potrebbero essere costruite guardando ciò che la propria corporeità rivela: colori, suoni, odori, cicatrici (visibili o interiori). Corpi che raccontano il desiderio di vivere attraverso il proprio modo di essere, personale e irripetibile. Corpo-Reloaded è il risultato di un laboratorio all’interno del quale si insiste soprattutto nella sperimentazione, nell’improvvisazione e nel training di un gruppo in un contesto di cura (nel senso di attenzione, “prendersi cura”) e di trasformazione di sé e delle relazioni. Sperimentazione perché lo spazio di laboratorio è uno spazio-tempo sospeso, separato dalla norme quotidiane, nel quale si possono rigiocare significati, simboli e immagini in direzione di una autonomia creativa. Creatività non solo nel senso stretto di produzione artistica, estetica, ma anche nel senso di qualcosa che ha a che fare con l’essere vivi, un atteggiamento creativo nei confronti della realtà.
I Satelliti è una compagnia di Teatro Sociale di Anffas Onlus Pavia, composta da utenti con disabilità fisica e intellettiva dei vari servizi Anffas, educatori e volontari, costituitasi nel 2011. Nel tempo ha prodotto diversi spettacoli: Viaggio per le città invisibili (2011), John era uno di noi (2012); Vogliamo le rose (2013); Corpo (2014); Storie che disegnano cicogne (2015); Elogio della leggerezza (2016), Corpo Reloaded (2017). La regista Lina Fortunato è laureata in filosofia, psicodrammatista (Scuola quadriennale di Psicodramma Classico di Milano), operatrice di Teatro Sociale (Corso di Alta Formazione presso l’università Cattolica di Milano) e diplomata presso la Scuola di Arti Performative di Firenze Isole Comprese. Lavora come formatrice e operatrice di Teatro Sociale nell’area della marginalità e del disagio (tossicodipendenze, psichiatria, carcere, disabilità, intercultura, minori a rischio). Nel 2011 è cofondatrice, a Pavia, dell’Associazione Culturale Antigone di cui è presidente che si occupa del benessere di individui, gruppi e istituzioni attraverso differenti metodologie a mediazione teatrale (Teatro Sociale, Teatro dell’Oppresso, Playback Theatre), collaborando stabilmente con il Comune e con la rete delle associazioni del privato-sociale del territorio.

Sabato 24 giugno 2017 h. 19.30 – G.A.P.A. via Cordai, 47-49

 

Specula speculorum

Replica dello spettacolo itinerante Specula speculorum che nasce da un percorso di Drammaturgia di Comunità, curato da Officina Socialmeccanica all’interno di Trame di quartiere. Avviata da più di un anno all’interno del quartiere San Berillo la Drammaturgia di Comunità ha attraversato diverse fasi ed azioni, dall’analisi del contesto, al contatto con le persone, con le loro opinioni, i loro problemi, i loro desideri, ai laboratori di Teatro Sociale aperti al quartiere e alla città, e ai riti festivi. Specula speculorum prende forma in uno scenario urbano in cui il presente si lega con il passato in un infinito gioco di specchi. A partire da una ricostruzione della storia del quartiere, attraverso una ricerca di fatti storici e di memorie personali, una comunità – microcosmo di un quartiere – viene narrata nel suo ritrovarsi impotente di fronte agli eventi. Gli abitanti, ancora una volta, portano sulle proprie spalle il peso di qualcosa da seppellire. Unico interesse condiviso risulta lo spazio comune. In un tempo sospeso tra la memoria e la favola, le storie ascoltate e raccolte negli archivi e dalla voce viva degli abitanti di San Berillo, vengono restituite al pubblico, invitato a specchiarsi e a fare da specchio.

Sabato 24 giugno 2017 h. 21.30 – Trame di quartiere via Pistone, 59

Workshop Playback Theatre

Il workshop, a cura di Empatheatre, la Compagnia dei Salvastorie, propone di sperimentare il Playback Theatre (PT) quale forma di Teatro Sociale basata sull’improvvisazione, e di realizzare una performance, seguendo le indicazioni del PT, interattiva e senza una trama o una drammaturgia propria ma basata sulle storie raccontate dal pubblico presente in sala. Il conduttore, infatti, interagendo col pubblico trova qualcuno intenzionato a raccontare una sua storia (narratore); la storia (o le storie) raccontata viene restituita dai performer (attori e musicista) immediatamente dopo (di qui il nome play-back).
Empatheatre, la Compagnia dei Salvastorie
nasce a Lucca nel 2006, dopo due anni di formazione su varie discipline di Teatro Sociale. Specializzata nel Playback Theatre (fa parte della rete italiana di compagnie di PT e si è formata con la Scuola Italiana di PT) ha svolto anche performance di teatro di strada – teatro invisibile e, in collaborazione con la compagnia Giolli di Parma, una performance di Teatro Forum all’interno del progetto F.R.A.T.T. Dal 2008 organizza a Lucca MITOS, il Meeting Italiano di Teatro Sociale, nell’intento di creare un punto di incontro annuale fra tutte le compagnie e le discipline di Teatro Sociale per scambiarsi esperienze ed aggiornamenti. La compagnia ha svolto numerose performance e rappresentazioni in diversi contesti (scuole, associazioni, carcere, strada, istituzioni, ecc…) e in ambito formativo-educativo tiene da 5 anni laboratori di Teatro Sociale nei carceri di Lucca e San Gimignano, e ha svolto laboratori nelle scuole della provincia sul tema del bullismo e delle pari opportunità. Quest’anno inoltre ha svolto laboratori di Teatro Sociale in un progetto pilota di psicologia dello sport con alcune squadre giovanili della Lucchese Calcio (A.S. Lucchese Libertas 1905). Sul tema del Teatro in carcere organizza da 3 edizioni la rassegna teatrale Fuori e Dentro le Mura.

Domenica 25 giugno 2017 h. 15.00 – Teatroimpulso via G. Gentile, 31

Workshop DanzaMovimentoTerapia

Da sempre la danza è generatrice di legami sociali. Con il suo linguaggio universale supera le barriere culturali, gerarchiche, soggettive e generazionali. La DanzaMovimentoTerapia EspressivoRelazionale è un’arteterapia basata sul linguaggio corporeo. Si avvale del movimento libero nello spazio, supportato dallo stimolo musicale, per facilitare lo spontaneo fluire delle emozioni, donando benefici a livello fisiologico, psicologico e relazionale. In questo ambito, come il termine “danza” si riferisce alla spontaneità del movimento e non all’insegnamento di passi codificati, così il termine “terapia” non va solo inteso in quanto cura di un sintomo, bensì come processo attivatore di uno stato di benessere di corpo e mente, individuale e collettivo. Il workshop lavora sulla relazione con sé, con il mondo e con l’altro, il canale principale è il corpo attraverso il quale scoprire e sviluppare nuove possibilità di ESSERE, di ESSERE nel mondo e di ESSERE COLLETTIVAMENTE.

Workshop tenuto da:
Stefania Micale, danzamovimentoterapeuta ad indirizzo Espressivo-Relazionale. Socia ARTE – Associazione per la Ricerca nelle Terapie Espressive.
Estelle Gras, danzatrice, educatrice, formatrice con metodologie di educazione non formale sulla gestione delle dinamiche di gruppo, l’interculturalitá, la cittadinanza attiva.

Domenica 25 giugno 2017 h. 15.00 – Teatro Coppola via del Vecchio Bastione, 9

Colori del viaggio

Performance di Teatro Sociale a cura di Apg23, compagnia teatrale della cooperativa Ró la Formichina, Santa Venerina (CT). Prima che “teatrale” Apg23 è “compagnia”: recitando insieme non c’è più chi è disabile, carcerato, emarginato, ma ognuno valorizza le proprie abilità e scopre che il “limite” dell’altro segna l’inizio della propria responsabilità. Il teatro è un mezzo, non un fine. I laboratori teatrali, musicali e di danza permettono ai ragazzi di esprimere ed elaborare i propri sentimenti e i propri vissuti, a volte anche dolorosi, ed è proprio da questo confronto che prende vita lo spettacolo messo in scena. Il cast è composto da ragazzi con diverse abilità, giovani che hanno superato problemi con la tossicodipendenza e con la giustizia, bambini e adolescenti con problematiche famigliari e comportamentali. Gli spettacoli affrontano i temi dell’emarginazione, dell’immigrazione, del rispetto delle differenze e della solidarietà.

Domenica 25 giugno 2017 h. 18.00 – Midulla via Zuccarelli (angolo) via Belfiore

 

Ri-Qualifico o De-Grado

Performance conclusiva del workshop pomeridiano di Playback Theatre a cura di Empatheatre, la Compagnia dei Salvastorie.

Domenica 25 giugno 2017 h. 19.30 – Teatroimpulso via G. Gentile, 31

 

LTI – Sfrutto marcio

Performance di Teatro Sociale a cura di Officina Socialmeccanica, che ha concluso il Laboratorio di Teatro Interculturale del circolo Arci Melquiades. Il laboratorio utilizza il linguaggio corporeo e la relazione per migliorare l’espressione e conoscere le diverse culture. Attraverso il gioco del Teatro Sociale permette di raccontare luoghi, culture, paesaggi, esperienze. LTI è un laboratorio permanente di Teatro Sociale che il circolo Melquiades propone da 14 anni per stimolare la cultura del confronto, diffondere pratiche di resistenza contro l’intolleranza e gli stereotipi, promuovere l’inclusione di tutti, indipendentemente dalla nazionalità, e la partecipazione alla vita politica della città di Catania. Nel 2017 LTI è rientrato nel progetto Pericentro.

Domenica 25 giugno 2017 h. 21.00 – Piazza G. Falcone