Cosa – Il progetto AggregAzioni è nato dal rilevamento del disagio che in alcuni quartieri della città di Catania i minori si trovano a vivere. Nello specifico, il progetto si è focalizzato su quattro territori (Barriera, Librino, S.Leone-Nesima, Centro storico) caratterizzati da grosse difficoltà socio-economiche e dalla carenza di spazi di socializzazione giovanile e la dispersione scolastica è alta: si tratta di circa 3.000 ragazzi che i sistemi educativi non riescono a trattenere divenendo invisibili alla società. Il progetto si è caratterizzato per una pluralità di interventi da mettere in atto per contrastare l’esclusione sociale partendo dalla scuola, dal contesto e dalla comunità locale circostante. Ciascuna scuola coinvolta ritiene necessario dare spazio all’aggregazione come punto di partenza per riavvicinare i giovani al processo formativo. Si è pensato così ad un progetto che permettesse l’attivazione di percorsi educativo-didattici individualizzati, sulla base delle specificità di ogni singola scuola, del territorio di riferimento e delle caratteristiche dell’utenza. L‘idea progettuale consiste nella creazione di poli aggregativi giovanili all’interno degli istituti scolastici, denominati C.A.A.D. (Centri Aggregativi anti-Abbandono e anti-Dispersione), aperti nei pomeriggi divenendo centri di promozione culturale, sociale e civile del territorio ove gli allievi, le loro famiglie ma anche i docenti e la popolazione dei territori d’intervento diventassero soggetti attivi e consapevoli del loro agire e all’interno potessero mettere in gioco risorse e desideri di ognuno, sostenere opportunità di carattere formativo e partecipativo e immaginare insieme percorsi di cambiamento e coesione sociale cercando di superare un modello costituito da un’attenzione centrata sulle carenze attraverso una ricerca di ciò che può costituire risorsa. Questo è stato possibile attraverso la coesistenza di attività integrate tra loro e rivolte ad allievi e genitori: creazione di una piattaforma didattica interattiva in formato elettronico, supporto scolastico, laboratori (condotti secondo i principi dell’educazione non formale e della ludopedagogia, legati al sapere tecnico, al sapere umano e al sapere ludico), attività sportive a valenza educativa, l’attivazione di un centro di supporto e orientamento, attività di sostegno alla genitorialità, anche mediante laboratori di artigianato, percorsi per l’attivazione delle figure di “genitori aiutanti”, creazione comunitaria di eventi a carattere interculturale.
Quando – da settembre 2014 a settembre 2015
Ruolo – Operatrici di Teatro Sociale
Ente capofila – Il Nodo Consorzio di cooperative
Finanziamento – Bando Educazione dei giovani 2013 – Fondazione con il Sud