CosaLa città (in)visibile è un progetto rivolto a un gruppo di giovani migranti e italiani e nasce dall’esigenza di dar loro la possibilità e le capacità per conoscere, capire e valorizzare la ricchezza culturale e naturale della zona di Catania e dei suoi dintorni Conoscere con modalità alternative tradizioni, background storico e artistico ed acquisire capacità tecniche per rendere fruibile anche ad altri questo patrimonio potrà favorire l’attitudine all’integrazione dei giovani migranti, nonché mettere le basi e fornire gli strumenti per possibili futuri scenari occupazionali, specie nel campo del turismo socio-responsabile. I partecipanti proverranno principalmente dall’area del centro storico di Catania, punto di incontro e scontro di diverse culture, tradizioni e religioni, dove il processo di integrazione è reso ancora più arduo da un contesto dove integrarsi spesso può significare dedicarsi ad attività illegali, o al margine della legalità. Al contrario, la città (in)visibile elegge alcuni specifici campi d’azione, quali la creazione di attività ecosostenibili, lo sviluppo delle capacità artistico-creative e la riscoperta delle tradizioni che hanno l’obiettivo di creare nei giovani partecipanti un’attitudine alla scoperta e rilettura creativa della città in cui vivono. La città (in)visibile si pone dunque un triplice obiettivo: da una parte fornire ai partecipanti dei laboratori degli strumenti per arrivare al compimento del secondo obiettivo preposto, ovvero la creazione di una piattaforma innovativa di turismo socio-responsabile da rendere fruibile ad ulteriori partecipanti al progetto; infine, altro obiettivo è porre le basi per la creazione di un’attività di futuro sviluppo, con l’obiettivo non tanto di dare prosieguo all’attività di costruzione della piattaforma, quanto alla gestione della stessa, sfruttando gli strumenti tecnologici messi a punto all’interno del progetto. Al fine di raggiungere gli obiettivi generali del progetto, si sono previste delle attività organizzate in due fasi complementari. La prima fase prevede l’attivazione di diversi laboratori e percorsi formativi, rivolti a 145 giovani dove si offrirà ai partecipanti la possibilità di conoscere attivamente la propria città e acquisire capacità e competenze da poter applicare in una fase successiva. I laboratori verranno realizzati utilizzando una metodologia non formale incentrata sull’animazione di comunità. Attraverso questo lavoro, correlato alle attività di mappatura innovativa e alternativa della città, che tengano conto, ad esempio, tanto degli spazi dismessi quanto di quelli monumentali dimenticati, i partecipanti possono riscoprire gli aspetti sconosciuti della propria città. La seconda fase prevede l’avviamento dell’«Officina di turismo socio-responsabile», dove grazie alle conoscenze e alle capacità acquisite si attiveranno i percorsi ideati lungo la prima fase che avranno come beneficiari altri giovani della città e saranno costruiti secondo una prospettiva di ripetibilità e ricorsività anche a conclusione del progetto.

Quando – Da gennaio 2015 a dicembre 2016

Ruolo – Operatrici di Teatro Sociale nel laboratorio interculturale Spazi performativi

Ente capofila – Arci Catania

Finanziamento –  Giovani per il sociale – Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile Nazionale