Cosa – L’idea centrale del progetto è creare all’interno di alcune scuole di Catania dei “Presidi di cittadinanza attiva”. Attraverso il coinvolgimento di giovani della scuola secondaria di primo e secondo grado, genitori e docenti, il progetto ha come obiettivo ultimo la creazione di presidi associativi e aggregativi all’interno delle scuole, e dunque nei quartieri di riferimento, che possano permanere anche dopo la chiusura del progetto e rimanere in rete tra loro. Per fare questo, sono state immaginate molteplici azioni che concorressero a sviluppare un processo di riappropriazione dello spazio scolastico, percepito in stretta connessione col territorio, attraverso l’aggregazione e l’educazione al lavoro collettivo e alla dimensione associativa del fare. Ogni azione rappresentava dunque uno degli elementi fondamentali del percorso di costruzione del fare associazione e del lavorare collettivamente: se finalità del progetto era dare ai destinatari il lessico atto alla costruzione di un percorso di associazionismo, ogni azione ha rappresentato un lemma definito che, mentre contribuiva allo sviluppo dell’intero processo, muoveva di per sé al raggiungimento di obiettivi specifici. Dal punto di vista delle opportunità offerte ai partecipanti, le azioni del progetto sono state orientate a: 1) rendere i giovani veri protagonisti del progetto attraverso una metodologia che non fornisse e/o imponesse loro idee preconfezionate, bensì lasciasse loro la piena titolarità offrendo tuttavia l’opportunità di potersi avvalere del contributo di educatori, tutor ed esperti con funzioni di orientamento qualificato volte a fornire loro “la cassetta degli attrezzi”, indispensabile strumento per la trasformazione delle idee in iniziative sostenibili e concretamente funzionali al raggiungimento dei loro obiettivi; 2) accompagnare i giovani lungo un percorso nel quale la loro creatività venisse esaltata non come pratica esclusivamente auto-referenziale, ma nella prospettiva di essere essi stessi risorsa per lo sviluppo sostenibile del territorio; favorire lo spirito solidaristico attraverso sollecitazioni aggregative che spingessero i giovani a elaborare progetti aggregandosi, per consentire di trasmettere loro l’importanza della socializzazione, della distribuzione dei ruoli, del riconoscimento della leadership, dell’orientamento al problem solving, anche in una prospettiva di sostenibilità di nuovi soggetti giuridici autonomi da costituire.

Quando – da settembre 2011 a settembre 2013

Ruolo – Operatrici di Teatro Sociale

Ente capofila – Il Nodo Consorzio di cooperative

Finanziamento – Bando Educazione dei giovani 2010 – Fondazione per il Sud